Radio Farda: Arrivano notizie dalla città di Ahwaz sulle
pressioni delle forze di sicurezza e amministrative contro gli operai del
Gruppo Nazionali di Acciaio in Iran. Secondo una delle organizzazioni dei
lavoratori alcuni operai sono stati impediti di entrare nel complesso.
Unione
Indipendente dei Lavoratori dell’Iran ha denununciato che l’azienda il giorno 11 aprile,
ha bloccato i badge degli operai e per mettre i lavoratori sotto pressione, gli ha impedito di entrare nello stabilimento.
Gli operai che
sono stati impediti di entrare sono Karim Siahi, Peyman Shajarati, Rahim Saidi
e Hamed Baseri.
Secondo Unione
Indipendente dei Lavoratori dell’Iran, mercoledì, Hafez Kanani uno degli operai
del Gruppo di Acciaio è stato convocato presso la polizia di sicurezza e
intelligence ed è stato rilasciato dopo ore di interrogazione.
La polizia
inoltre, giovedì, si è presentato presso le case di altri tre operai con lo scopo di intimidire i lavoratori, ma i tre non erano a casa.
Queste misure sono
state prese dopo un mese di scioperi, cortei e proteste da parte di 4000 operai attraverso cui erano riusciti ad ottenere il pagamento sospeso
di due mesi di stipendio. Il pagemento di un'altra parte delle spettanze resta comunque sospesa.
Negli ultimi anni,
il mancato pagamento dello stipendio dei lavoratori è diventato uno dei maggiori
motivi di protesta per gli operai delle diverse città iraniane.
L’agenzia stampa
Fars settimana scorsa ha parlato di 300 manifestazioni da parte degli operai
nel corso dell’anno precedente solo in Khuzestan.
Secondo Unione
Indipendente dei Lavoratori in Iran, gli operai della divisione delle
tubazioni dello stabilimento, che contrariamente ad altre tre divisioni è
ancora attiva, hanno scioperato in solidarietà con le pressioni messe sui
propri compagni.
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