A
seguito dell’appello lanciato dal Consiglio di Coordinamento della Costruzione
delle Linee Ferroviarie,
invitando ad organizzare un raduno di protesta nella
giornata di 29 ottobre 2018, gli operai delle linee ferroviarie di Teheran,
Andimeshk Shahrood, Semnan e Damghan si sono radunati per protestare contro il
mancato pagamento dello stipendio e contro 6 anni di accumulo di credito di TFR.
Inoltre
i manutentori dei motori diesel di Teheran si sono rifiutati di andare al
lavoro.
I
lavoratori protestano almeno da tre mesi per il mancato pagamento dei propri
stipendi e hanno ricordato all’azienda
che il primo ed il secondo ciclo delle proteste degli operai delle linee
tecniche ferroviarie, nei mesi di luglio e agosto, furono temporaneamente terminate con il
pagamento parziale dei crediti degli operai.
Dicono che “ora abbiamo iniziato il terzo ciclo delle proteste perché le
nostre rivendicazioni non sono state prese in considerazione”.
Gli
operai delle linee tecniche ferroviarie hanno continuato: le nostre
rivendicazioni sono “stipula del contratto a tempo indeterminato”,
“costituzione di una organizzazione indipendente degli operai”, “garanzia del
posto di lavoro e impossibilità di licenziamento senza giusta causa”, “il
diritto degli operai di protestare e esprimere i problemi di lavoro”, “determinazione
di una scadenza fissa mensile per il pagamento degli stipendi”, “risoluzione
delle questioni legate all’assicurazione integrativa” e fino ad ora nessuno tra
i responsabili ha dato importanza a questi diritti di legge.
Gli
operai hanno in fine aggiunto: la mancanza di attenzione delle autorità
all’ottenimento dei diritti degli operai nell’ambito di ogni servizio, ha fatto
sì che i problemi degli operai restassero per anni irrisolti senza che
potessero esercitare i propri diritti basilari di lavoro.
Inoltre,
hanno aderito alla protesta, gli operai di Manutenzioni e di Locomotivo di
Teheran e avanzato la richiesta di aumento di stipendio sulla base di quanto
stabilito dalla legge.
Questo
ciclo di proteste degli operai ferroviarie, fa riferimento ad appello precedente
lanciato dagli operai del settore.
La
mattina di venerdì 26 ottobre il Consiglio di Coordinamento degli Operai e i
Lavoratori di Costruzione e Manutenzione delle Linee Ferroviarie che si erano
ormai stancati delle promesse false delle autorità in relazione alla mancanza
del pagamento degli stipendi e di 6 anni
di TFR, per costringere il sistema di pagare i loro diritti, hanno lanciato appello
di raduno e protesta nazionale di durata di 6 giorni. La protesta inizierà il 27 ottobre e durerà
fino al 1 novembre.