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Wednesday 25 April 2018

1 Maggio a sostegno dei lavoratori iraniani a Roma


Il 1 Maggio scendiamo in piazza a Roma a sostegno dei lavoratori iraniani. Alle ore 11 saremo in Piazza dell'Immacolata zona San Lorenzo. A seguire alle ore 15 saremo presenti con i nostri materiali informativi al concertone del #1Maggio in Piazza San Giovanni.
Segue il comunicato:



I lavoratori Iraniani non sono soli


Sono passati secoli dalla nascita della classe operaia come un prodotto del capitalismo. Nella storia, la lotta dei lavoratori ha avuto i suoi alti e bassi, ma il Primo Maggio, senza dubbio, è dei suoi momenti più importanti che ogni anno commemoriamo in tutto il mondo. L’origine di questa importante giornata risale al movimento degli operai statunitensi in particolare nella città di Chicago nel 1886. L’anno in cui gli operai per migliorare le proprie condizioni di lavoro e ridurre l’orario lavorativo da dieci a otto ore, vissero i propri giorni più sanguinosi. Il governo reagì in modo violento contro le loro rivendicazioni.  Decine di operai furono uccisi durante le proteste e molti di loro furono processati e giustiziati.

Il movimento dei lavoratori da sempre ha rappresentato uno dei fondamenti della democrazia nelle società occidentali. Il movimento riuscì, attraverso le lunghe lotte, ad imporre le proprie rivendicazioni al capitale, ma negli ultimi 40 anni, il capitalismo è entrato in una nuova era della sua espansione, quello del neoliberismo. Un'era in cui molte conquiste degli operai sono state aggredite e violate.  Dall’altro canto, i governi si sono ritirati passo per passo dalle proprie responsabilità e hanno ceduto tutti i patrimoni pubblici, alle persone fisiche e giuridiche, attraverso le privatizzazioni. In realtà sono stati i governi capitalisti stessi a dirigere questo processo.

In Iran la classe operaia, è entrata in questa fase senza aver potuto prima ottenere i privilegi e le conquiste sociali e organizzative e pertanto sta subendo le più gravi pressioni economiche e politiche.  Il regime della Repubblica Islamica dell’Iran, composto da entrambi suoi schieramenti politici, concorda sui principi delle politiche neoliberiste.

In Iran oggi,  i lavoratori vengono licenziati ora mai in scala nazionale, i salari sono ampiamente sotto la soglia di povertà e non vengono pagati per mesi e tal volte per anni.  Secondo le statistiche, ciò ha portato all’impoverizzazione della società in larga scala: 33% della popolazione Iraniana, infatti, vive in condizioni di povertà assoluta.  Numerosi licenziamenti, inadempienze sulla sicurezza sul lavoro e ampia discriminazione di genere ai danni delle lavoratrici, hanno creato delle condizioni gravi per i lavoratori iraniani. Molti articoli della legge sul lavoro, approvati dal regime stesso, sono violati.  I pensionati sono così colpiti dalla povertà che si trovano costretti a lavorare all’età avanzata. Molti disoccupati vendono i propri organi sul mercato nero.  I servizi sanitari sono deteriorati sempre di più e il lavoro minorile, che stanno cercando in diversi modi legalizzare, ormai si è trasformato in un fenomeno evidente e visibile nella società.  Il sistema di previdenza sociale è stato ufficialmente saccheggiato. L’inflazione e la caduta libera del valore del denaro, hanno scelto le proprie prime vittime tra gli operai.  I corrieri “Kulbar” che trasportano merce sulle spalle tra i confini, provenienti proprio dalle regioni più colpite dalla discriminazione etnica, vengono uccisi a colpi di pistola dalle forze armate.

Siamo un gruppo di attivisti iraniani residenti in Italia e abbiamo deciso di scendere in piazza nella giornata del Primo Maggio insieme ai lavoratori di tutto il mondo, per esprimere la nostra protesta e fare informazione sulla situazione di milioni di persone emarginate ed economicamente represse che vivono questo momento grave nel nostro paese.   

Con la nostra adesione a questa manifestazione per la pace nel Medio Oriente, evidenziamo altresì che il discorso dei lavoratori, condanna il "guerrafondaismo" e le strategie di guerra preventiva da parte di tutti gli stati in Siria e nel Medio Oriente. Gli introiti del duro lavoro degli operai non devono essere spesi sugli armi per massacrare e uccidere i nostri fratelli e sorelle.  Desideriamo la pace, il progresso e la prosperità per tutti i popoli della nostra regione e del mondo.

Questa, è la giornata per ricordare e dare voce alla forza, alla partecipazione e alla lotta della classe operaia. La giornata di consapevolezza del fatto che la classe operaia è riuscita a imporre le sue rivendicazioni soltanto con le proprie forze. La giornata in cui i lavoratori dichiarano di essere l’unica forza dirompente di quest’ordine ingiusto e distruggente. 

Insieme possiamo trasformare ogni giorno in una giornata di Primo Maggio e riportare la pace nel Medio Oriente.

Viva la solidarietà globale della classe operaia!

I lavoratori iraniani non sono soli!

#IranProtestsItalia



Tuesday 24 April 2018

La protesta dei lavoratori licenziati della società di Petrolio e Gas di Gachsaran


Oggi i lavoratori licenziati della società di Petrolio e Gas di Gachsaran si sono radunati di fronte alla prefettura per protestare contro i licenziamenti avvenuti.

I manifestanti hanno simbolicamente hanno coperto le proprie bocche con il nastro adesivo.




Saturday 21 April 2018

Gli studenti dell’università di Payam Nour si sono radunati in solidarietà con i commercianti della regione Kurdistan


Video pubblicati sui social network mostrano gli studenti dell’università di Payam Nour che stendono una tovaglia vuota per terra in solidarietà con i commercianti di Kurdistan.

I poster scritti in lingua locale Kurda e alcuni in persiano riportano “Pane .. Lavoro”