Il 1 Maggio scendiamo in piazza a Roma a sostegno dei
lavoratori iraniani. Alle ore 11 saremo in Piazza dell'Immacolata zona San
Lorenzo. A seguire alle ore 15 saremo presenti con i nostri materiali
informativi al concertone del #1Maggio in Piazza San Giovanni.
Segue il comunicato:
I lavoratori Iraniani non sono
soli
Sono passati secoli dalla nascita della classe
operaia come un prodotto del capitalismo. Nella storia, la lotta dei lavoratori
ha avuto i suoi alti e bassi, ma il Primo Maggio, senza dubbio, è dei suoi momenti
più importanti che ogni anno commemoriamo in tutto il mondo. L’origine di
questa importante giornata risale al movimento degli operai statunitensi in
particolare nella città di Chicago nel 1886. L’anno in cui gli operai per
migliorare le proprie condizioni di lavoro e ridurre l’orario lavorativo da
dieci a otto ore, vissero i propri giorni più sanguinosi. Il governo reagì in
modo violento contro le loro rivendicazioni.
Decine di operai furono uccisi durante le proteste e molti di loro
furono processati e giustiziati.
Il movimento dei lavoratori da sempre ha
rappresentato uno dei fondamenti della democrazia nelle società occidentali. Il
movimento riuscì, attraverso le lunghe lotte, ad imporre le proprie
rivendicazioni al capitale, ma negli ultimi 40 anni, il capitalismo è entrato in
una nuova era della sua espansione, quello del neoliberismo. Un'era in cui
molte conquiste degli operai sono state aggredite e violate. Dall’altro canto, i governi si sono ritirati
passo per passo dalle proprie responsabilità e hanno ceduto tutti i patrimoni
pubblici, alle persone fisiche e giuridiche, attraverso le privatizzazioni. In
realtà sono stati i governi capitalisti stessi a dirigere questo processo.
In Iran la classe operaia, è entrata in questa
fase senza aver potuto prima ottenere i privilegi e le conquiste sociali e
organizzative e pertanto sta subendo le più gravi pressioni economiche e
politiche. Il regime della Repubblica
Islamica dell’Iran, composto da entrambi suoi schieramenti politici, concorda
sui principi delle politiche neoliberiste.
In Iran oggi, i lavoratori vengono licenziati ora mai in
scala nazionale, i salari sono ampiamente sotto la soglia di povertà e non
vengono pagati per mesi e tal volte per anni.
Secondo le statistiche, ciò ha portato all’impoverizzazione della
società in larga scala: 33% della popolazione Iraniana, infatti, vive in
condizioni di povertà assoluta. Numerosi
licenziamenti, inadempienze sulla sicurezza sul lavoro e ampia discriminazione
di genere ai danni delle lavoratrici, hanno creato delle condizioni gravi per i
lavoratori iraniani. Molti articoli della legge sul lavoro, approvati dal
regime stesso, sono violati. I
pensionati sono così colpiti dalla povertà che si trovano costretti a lavorare
all’età avanzata. Molti disoccupati vendono i propri organi sul mercato
nero. I servizi sanitari sono
deteriorati sempre di più e il lavoro minorile, che stanno cercando in diversi
modi legalizzare, ormai si è trasformato in un fenomeno evidente e visibile
nella società. Il sistema di previdenza
sociale è stato ufficialmente saccheggiato. L’inflazione e la caduta libera del
valore del denaro, hanno scelto le proprie prime vittime tra gli operai. I corrieri “Kulbar” che trasportano merce
sulle spalle tra i confini, provenienti proprio dalle regioni più colpite dalla
discriminazione etnica, vengono uccisi a colpi di pistola dalle forze armate.
Siamo un gruppo di attivisti iraniani residenti
in Italia e abbiamo deciso di scendere in piazza nella giornata del Primo
Maggio insieme ai lavoratori di tutto il mondo, per esprimere la nostra
protesta e fare informazione sulla situazione di milioni di persone emarginate ed
economicamente represse che vivono questo momento grave nel nostro paese.
Con la nostra adesione a questa manifestazione
per la pace nel Medio Oriente, evidenziamo altresì che il discorso dei
lavoratori, condanna il "guerrafondaismo" e le strategie di guerra
preventiva da parte di tutti gli stati in Siria e nel Medio Oriente. Gli
introiti del duro lavoro degli operai non devono essere spesi sugli armi per
massacrare e uccidere i nostri fratelli e sorelle. Desideriamo la pace, il progresso e la
prosperità per tutti i popoli della nostra regione e del mondo.
Questa, è la giornata per ricordare e dare voce
alla forza, alla partecipazione e alla lotta della classe operaia. La giornata
di consapevolezza del fatto che la classe operaia è riuscita a imporre le sue
rivendicazioni soltanto con le proprie forze. La giornata in cui i lavoratori
dichiarano di essere l’unica forza dirompente di quest’ordine ingiusto e
distruggente.
Insieme possiamo trasformare ogni giorno in una
giornata di Primo Maggio e riportare la pace nel Medio Oriente.
Viva la solidarietà globale della classe
operaia!
I lavoratori iraniani non sono soli!
#IranProtestsItalia