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Wednesday 25 July 2018

Sostegno di CGIL ai camionisti Iraniani


A seguito dell’appello lanciato da #IranProtestsItalia, oggi CGIL ha rilasciato una nota di sostegno ai camionisti iraniani in sciopero dal 23 luglio. 

CGIL nella nota sottoscritta dall’Area delle Politiche Europee e Internazionali afferma:
La CGIL manifesta la propria solidarietà e sostegno allo sciopero indeto dagli autst del trasporto merci, sciopero sostenuto dal Sindacato dei Trasport di Teheran in Iran, il 23 luglio scorso, per rivendicare salari dignitosi, più sicurezza nelle strade e condizioni di lavoro umane. I lavoratori sono alla seconda ondata di scioperi indet dal maggio scorso, a seguito dell'assenza di risposta e di dialogo da parte delle isttuzioni iraniane.”
Ringraziamo CGIL per il messaggio di soldarietà e il sostegno espresso ai camionisti iraniani che si trovano nella terza giornata di sciopero.



APPELLO A SOSTEGNO DEI CAMIONISTI IRANIANI


SCIOPERO DI MASSA PER IL 23 LUGLIO



I camionisti dell'Iran hanno lanciato una seconda ondata di scioperi lunedì 23 luglio.

Fonti di media iraniani parlano di scioperi tenuti da camionisti in decine di città tra cui Rafsanjan, Shahrkord, Hamedan, Qazvin, Tabriz, Bushehr, Shiraz, Kermanshah, Bandar Imam, Isfahan e Teheran. Immagini e filmati pubblicati sui social media mostrano camion parcheggiati sui bordi delle strade, terminali e strade vuote e camionisti che si rifiutano di accettare carichi.

La prima ondata di sciopero nazionale dei camionisti era iniziata il 22 maggio scorso e era diffusa in 160 città di 25 regioni iraniane. L’azione ha ottenuto il sostegno delle organizzazioni internazionali dei lavoratori tra cui,  la Federaziona Internazionale dei Lavoratori del Trasporto (ITF), che il 31 maggio a nome di 20 milioni dei lavoratori membri, ha rilasciato un comunicato esprimendo la sua piena solidarietà con i camionisti iraniani.

Le rivendicazioni dei camionisti, dopo il primo turno di scioperi del mese di Maggio, non so state accolte e soddisfatte.  Pertanto, i camionisti iraniani hanno deciso di lanciare un secondo turno di scioperi di massa, iniziato il 23 luglio con le seguenti rivendicazioni:

  • Diritto di formare sindacati indipendenti
  • Determinazione di una tariffa minima di trasporto per tonnellata-chilometro su base annua
  • Assegnazione di cambi governativi a importazioni di camion e pezzi di ricambio
  • Rimozione dei dazi doganali per camion e pezzi di ricambio
  • Riduzione dei prezzi del camion
  • Aumento delle retribuzioni dei conducenti e le tariffe di trasporto
  • Aumenti delle pensioni dei conducenti in proporzione al tasso di inflazione
  • Rendere le strade sicure
  • Supervisione sulle società di intermediazione e limitazione delle loro provvigioni
  • Modernizzazione della flotta di trasporto del paese
  • Cancellazione del dispositivo di localizzazione
  • Assegnazione della quota fissa di carburante ai conducenti di camion
  • Riduzione delle tasse stradali
  • Aumentare la sicurezza nelle aree di carico per prevenire furti e corruzione
  • Emanare leggi per prevenire comportamenti illeciti della polizia e licenziare i poliziotti corrotti
  • Garantire servizi igienici e di assistenza ai conducenti nei terminali delle città e dei frontieri
  • Garantire l’assicurazione adeguata agli autisti

Siamo un gruppo di attivisti iraniani residenti in diversi paesi del mondo. Siamo venuti insieme per organizzare azioni di sostegno ai nostri fratelli e sorelle in Iran e per fare informazione sulla grave situazione economica e sulle difficili condizioni di lavoro a cui i camionisti iraniani sono sottoposti.
Chiediamo a tutte le organizzazioni di categoria e a tutti i sindacati di lavoro, nazionali e internazionali, di unirsi a noi per sostenere i camionisti iraniani nella loro lotta per la giustizia e per l’ottenimento dei loro diritti.

Sunday 22 July 2018

Proteste per la mancanza dell'acqua a Barazjan

Oggi i cittadini di Barazjan hanno bruciato le ruote sulla strada che si dirige  verso Bushehr, per protestare contro la mancanza dell’acqua.

Fonte: Twitter



Protesta degli insegnanti davanti al palamento in Iran






Oggi gli insegnanti pensionati in Iran si sono radunati davanti al parlamento per protestare contro la pensione bassa ricevuta.

In una dei filmati, i manifestanti gridano “Noi non meritiamo questa busta paga”.