Il 22 settembre, è iniziato lo sciopero degli autotrasportatori in Iran,
a seguito dell’appello di
sciopero lanciato in protesta alla mancanza dell’avveramento delle rivendicazioni dei camionisti; ed oggi lo sciopero è entrato nel suo 13° giorno.
sciopero lanciato in protesta alla mancanza dell’avveramento delle rivendicazioni dei camionisti; ed oggi lo sciopero è entrato nel suo 13° giorno.
Molte città hanno partecipato all’iniziativa compreso: Bandar Abbas,
Khorram Abad, Takestan, Dehaghan, Khomeini Shahr, Ghom, Kashan, Shahrkord,
Bandar Imam Khomeini, Isfahan, Shiraz, Yazd, Gorgan, Bandargaz, Boroojerd,
Mobarakeh, Taybad, Izeh, Arak, Talesh, Ahwaz e le provincie di Khorasan Razavi
e Hamedan.
Le notizie parlano dell’arresto di ulteriori 61 persone, che aggiunte ai
numeri precedenti, fanno un totale di almeno 238 arresti avvenuti a causa del
detto sciopero.
A seguito di quanto riportato, ci sono stati comunicati di sostegno
pubblicati dai sindacati del settore di trasporto in America e in Canada, in
solidarietà con lo sciopero degli autotrasportatori iraniani, esprimendo la
propria preoccupazione riguardo alle loro condizioni.
Secondo l’agenzia di Hrana, l’organo degli attivisti di diritti umani in
Iran, a partire dal sabato 22 settembre molti autisti hanno iniziato a
scioperare in molte città iraniane per la mancanza di riscontro alle loro
rivendicazioni.
L’azione di sciopero si è esteso in molte città a partire dal mercoledì,
comprese: Bandar Abbas, Khorram Abad, Takestan, Dehaghan, Khomeini Shahr, Ghom,
Kashan, Shahrkord, Bandar Imam Khomeini, Isfahan, Shiraz, Yazd, Gorgan,
Bandargaz, Boroojerd, Mobarakeh, Taybad, Izeh, Arak, Talesh, Ahwaz e le
provincie di Khorasan Razavi e Hamedan.
Ali Akbar Javidan, il comandante delle forze armate della regione di
Golestan ha annunciato che 8 dei camionisti in sciopero nelle città di Gorgan e
Bandargaz, sono stati identificati e arrestati con l’accusa di “turbamento
dell’ordine e della sicurezza delle strade del paese”.
Il capo delle forze armate di Khorasan Razavi ha dato notizie di altri
42 arresti tra i manifestanti di questa regione.
Morad Shamooli il procuratore pubblico e della corte rivoluzionaria di
Izeh ha parlato di 2 arresti e il Colonello Bakhshali Kamrani Saleh, il
comandante delle forze dell’ordine di Hamedan, ha dato notizie di altri 9
arresti per un totale di 238 arresti complessivi.
C’è da segnalare che nei giorni precedenti ci sono stati altri arresti
nelle provincie di Ghazvin, Alborz, Ardebil, Isfahan, Fars, Semnan, Kermanshah,
Zanjan, Khorasan Shomali, Khorasan Razavi, Nahavand, Bojnoord, Kangan, Pakdasht,
Neyshaboor, Shirvan, Sanandaj, Azarshahr, Gorgan, Zaran e Zarand con l’accusa
di “corrotto sulla terra”, “perturbazione dell’ordine e sicurezza” e
“interruzione delle strade”.
Ci sono state reazioni internazionali a sostegno dello sciopero dei
camionisti iraniani: i sindacati del settore di trasporto di America e Canada
hanno espresso solidarietà nei confronti dei camionisti. Questi sindacati hanno inoltre espresso
preoccupazione per le condizioni dei camionisti e ha condannato il rifiuto da
parte del regime iraniano di riconoscere i sindacati degli autotrasportatori.
Giovedì scorso, uno dei camionisti di vecchia data di Arak in un’ intervista
con l’agenzia stampa di Fars, in merito ai problemi dei camionisti ha
dichiarato: “se vogliamo trasportare la
merce in un mese da Bandar Abbas a Teheran, dobbiamo pagare 5 m di tooman come
intermediazione alla società dei trasporti, 1 m e 100 mila tooman per il
compenso del garage, 600 mila tooman di carburante, 230 mila tooman di
assicurazione e una somma per la manutenzione del veicolo come cambio olio e le
spese per i pasti nonché 500 mila tooman all’anno per caricare il
navigatore. Ma con tutta questa spesa,
un camionista che fine farà?”
Mohammad Reza Mansouri, il membro del Comitato delle Industrie e le Miniere,
in un’intervista con il Circolo degli Giornalisti Giovani ha detto che la causa
dell’aumento dei prezzi fosse dovuta allo sciopero dei camionisti e ha
affermato che il governo ha il dovere di dare attenzione alle problematiche dei
camionisti e prendere delle misure adeguate per risolverli e fornire i
camionisti con i pezzi di ricambio ai prezzi ragionevoli.
Hossein Zakizadeh, il direttore del coordinamento degli affari economici
della regione ri Ghazvin, con riferimento alla mancanza dei pezzi di cambio e
di pneumatici ha detto di aver tenuto incontri presso l’ufficio di
regolamentazione del Bazar con gli addetti al lavoro, durante i quali sono
stati analizzati le esigenze e i governatori di Ghazvin ha annunciato le
necessità della Regione al ministero.
Rohollah Ghodrati il capo dell’ufficio giudiziario di Ghazvin in
un’intervista con ISNA ha detto: Le
rivendicazioni giuste dei camionisti sono state trasmesse tramite una loro
unità di categoria, e noi dobbiamo dargli una risposta dopo le dovute ricerche
e indagini e di aiutargli il più
possibile, ma alcuni camionisti protestano e creano insicurezza nelle strade e
saranno confrontati”.
Ali Medghalchi, il vice dell’ufficio di trasporti e strade di Zanjan, ha
dato notizie dei aver distribuito pneumatici governativi tra i camionisti di
Zanjan e inoltre ha detto che la flotta del trasporto in questo periodo ha
fatto la domanda per avere pneumatici ai prezzi governativi ma che non abbiano
trasportato la merce dal 21 settembre, saranno riportati alle autorità
giudiziarie.
Karim Abdollahpour, il direttore delle strade e del trasporto stradale
di Mahabad in un’intervista con IRNA ha sostenuto che 123 pneumatici in più
serie sono stati distribuiti tra i camionisti ai prezzi governativi e che si
trattassero di prodotti durevoli. Il governo per risolvere il problema, oltre
alla distribuzione dei pneumatici ai prezzi governativi, ha importato una
quantità importante di pneumatici che presto entreranno nel mercato.
Il direttore della dogana della zona libera di Anzali ha dato notizie di
importazione di 10 mila pneumatici e ha detto che dovranno entrare il mercato
dopo le pratiche doganali.
Nell’appello pubblicato da parte dei sindacati di coordinamento dei
camionisti a livello nazionale, i camionisti sono stati invitati a scioperare
fino al 21 settembre e sono state elencate 15 richieste e rivendicazioni dei
camionisti. Tra queste sono aumento
della pensione ed il contributo per il lavoro duro, riduzione del prezzo dei
pneumatici e i pezzi di ricambio, aumento delle tariffe di trasporto del 70%,
detrazione dell’assicurazione degli autisti, eliminazione degli intermediari
dai terminali e supervisione della polizia stradale ed il suo comportamento
imparziale e scorretto e la punizione dei poliziotti corrotti.
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