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Friday 16 November 2018

APPELLO DI SOSTEGNO: GIU' LE MANI DAGLI INSEGNANTI IRANIANI



A seguito della seconda ondata di sciopero nazionale degli insegnanti in Iran, tenuto il 13 ed il 14 novembre, siamo stati ancora una volta testimoni della dura repressione delle proteste giuste e pacifiche degli insegnanti iraniani da parte del regime iraniano.

Il Consiglio di Coordinamento delle Associazioni degli Insegnanti Iraniani il 15 novembre ha denunciato l’escalation della repressione subita dagli insegnanti segnalando 12 insegnanti attestati, 30 attivisti insegnanti convocati e interrogati e 50 messaggi intimidatori ricevuti dagli insegnanti.  

Mohammadreza Ramezanzadeh, Saeed Haghparast, Ali Forootan, Hamidreza Rajayi, Hossein Ramezanpoor, Pirooz Nami, Ali Karooshat , Mohamad Robati, Sig.ra Vaezi, Mohammad Ali Zahmatkesh, Mohammad Kord e Fatemeh Bahmani sono stati tra gli ultimi insegnanti arrestati in relazione alla seconda ondata di sciopero degli insegnanti iraniani.

Restano ancora in carcere i seguenti insegnanti arrestati alla prima ondata di sciopero tenuto il 14 ed il 15 ottobre e a seguito di precedenti proteste e attività sindacale svolte:  Mohammad Habibi, Mahmoud Beheshti Langaroudi, Ruhollah Mardani, Esmail Abdi, Abbas Vahedian, Mohammad Saleh Shokri, Mohammad Sadegh Shokri e Abdolreza Ghanbari.

I temi principali di protesta degli insegnanti iraniani sono i seguenti:

·         stipendi bassi degli insegnanti e insufficiente spesa pubblica per l’istruzione
·         aumento di inflazione e impoverimento crescente degli insegnanti
·         monetizzazione dell’istruzione pubblica e privatizzazione delle scuole
·         edifici e le strutture scolastiche inadeguate
·         corruzione e furto dalla cassa del risparmio degli insegnanti
·         persecuzione degli attivisti insegnanti

Lanciamo quindi un appello a tutti i sindacati nazionali e internazionali di lavoratori, alle organizzazioni, ai movimenti e alle associazioni civili e a tutti coloro che battono per la giustizia e la libertà in tutto il mondo, di intraprendere azioni di sostegno agli insegnanti iraniani e di dare voce alla loro battaglia.  Siate la voce di chi è rinchiuso in carcere per aver lottato contro l’oppressione e per aver difeso i diritti basilari ed inalineabili di ogni lavoratore.

17 novembre 2018
#IranProtestsItalia

iranprotestsitalia.blogspot.com



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