
Il Consiglio di Coordinamento delle Associazioni degli
Insegnanti Iraniani il 15 novembre ha denunciato l’escalation della repressione
subita dagli insegnanti segnalando 12 insegnanti attestati, 30 attivisti
insegnanti convocati e interrogati e 50 messaggi intimidatori ricevuti dagli
insegnanti.
Mohammadreza Ramezanzadeh, Saeed Haghparast, Ali Forootan,
Hamidreza Rajayi, Hossein Ramezanpoor, Pirooz Nami, Ali Karooshat , Mohamad
Robati, Sig.ra Vaezi, Mohammad Ali Zahmatkesh, Mohammad Kord e Fatemeh Bahmani
sono stati tra gli ultimi insegnanti arrestati in relazione alla seconda ondata
di sciopero degli insegnanti iraniani.
Restano ancora in carcere i seguenti insegnanti arrestati alla
prima ondata di sciopero tenuto il 14 ed il 15 ottobre e a seguito di precedenti
proteste e attività sindacale svolte: Mohammad
Habibi, Mahmoud Beheshti Langaroudi, Ruhollah Mardani, Esmail Abdi, Abbas
Vahedian, Mohammad Saleh Shokri, Mohammad Sadegh Shokri e Abdolreza Ghanbari.
I temi principali di protesta degli insegnanti
iraniani sono i seguenti:
·
stipendi bassi degli insegnanti e insufficiente spesa pubblica
per l’istruzione
·
aumento di inflazione e impoverimento crescente degli insegnanti
·
monetizzazione dell’istruzione pubblica e privatizzazione delle
scuole
·
edifici e le strutture scolastiche inadeguate
·
corruzione e furto dalla cassa del risparmio degli insegnanti
·
persecuzione degli attivisti insegnanti
Lanciamo
quindi un appello a tutti i sindacati nazionali e internazionali di lavoratori,
alle organizzazioni, ai movimenti e alle associazioni civili e a tutti coloro
che battono per la giustizia e la libertà in tutto il mondo, di intraprendere
azioni di sostegno agli insegnanti iraniani e di dare voce alla loro battaglia. Siate la voce di chi è rinchiuso in carcere
per aver lottato contro l’oppressione e per aver difeso i diritti basilari ed
inalineabili di ogni lavoratore.
17
novembre 2018
#IranProtestsItalia
iranprotestsitalia.blogspot.com
No comments:
Post a Comment