Search This Blog

Sunday 17 November 2019

Proteste contro l’aumento del prezzo di benzina in Iran - Decine di morti e migliaia di arresti - Blocco di internet

A seguito dell’aumento del prezzo di benzina in Iran, sabato 16 novembre sono scesi in piazza migliaia di manifestanti in oltre 100 città iraniane.  

La risposta del regime è stata dura:  i clip e video pubblicati sui social media mostrano la polizia iraniana sparando verso i manifestanti e uccidendo alcuni. Le ultime notizie parlano di decine di morti e migliaia di persone ferite e arrestate.  Il servizio internet è stato bloccato in Iran. Da ormai da sabato sera il popolo iraniano non può più usare internet e quindi comunicare con l'esterno. Una mossa - voluta da chi comanda - volta a evitare che si diffondano immagini o notizie della rivolta.

Il governo iraniano ha annunciato giovedì (14 novembre) che avrebbe aumentato il prezzo della benzina raddoppiando la tariffa della benzina razionalizzata e triplicando il prezzo di quella libera.  L'aumento è iniziato il giorno seguente. La decisione è stata presa dal Consiglio supremo di Coordinamento Economico dei Capi dei tre poteri esecutivo, giudiziario e legislativo ed il leader iraniano l'ha appoggiata.  

l popolo iraniano e in particolare milioni di lavoratori sono preoccupati e devastati da questa decisione in quanto ciò scatenerà l'aumento di altri beni, necessità e servizi di base. Dal momento che ci sono milioni di persone che vivono già al di sotto della soglia di povertà e difficilmente riescono a provvedere alle necessità di base. 

I rapporti indicano che le proteste sono proseguite domenica in alcune città, tra cui Sanandaj, Shiraz, Tabriz e Kermanshah e alcune università.  I manifestanti in molte città hanno risposto alla repressione del regime attaccando e dando fuoco a decine di banche, edifici governativi, veicoli di polizia, scuole teologiche e stazioni di servizio.


A causa del black out del servizio di internet, la popolazione è rimasta totalmente isolata dal mondo esterno e si temono ulteriori azioni brutali e repressive da parte del regime iraniano nei confronti dei manifestanti, tra l’altro nominati “banditi” dal leader spirituale del paese Ali Khamenei nel suo discorso pubblico di questa mattina.









No comments:

Post a Comment